L’Attesa è una mostra immersiva e site-specific che trasforma uno spazio quotidiano in un contenitore poetico e inaspettato.

A cura del duo Ardere — formato dall’art director Manuela Nobile e dalla curatrice Sara van Bussel — la mostra si svolgerà in un luogo del tutto insolito: l’ascensore dell’abitazione di Rocco Giovannoni, che per una notte diventerà uno spazio espositivo intimo e sospeso nel tempo. Protagonista sarà un’unica tela dell’artista Matteo Capriotti, ideatore del progetto, accompagnata da una traccia musicale prodotta dallo stesso autore, pensata per amplificare l’esperienza sensoriale e contemplativa della mostra. 

Per favorire una fruizione intima e autentica dell’opera, l’ingresso nell’ascensore sarà limitato a due persone alla volta. Questa scelta riflette una precisa idea curatoriale che va oltre il mero spazio espositivo, trasformando l’area antistante l’ascensore in un elemento integrante dell’esperienza. La fila stessa diventa parte dell’opera, conferendo all’attesa una dimensione collettiva: un momento sospeso, di contemplazione e desiderio, che si trasforma qui in una performance condivisa.
Al termine del percorso con l’ascensore, i visitatori si troveranno sul terrazzo di casa Giovannoni, palcoscenico di musica dal vivo e dj set, animato da una direzione musicale pensata come prosecuzione sensibile del percorso esperienziale. Prima degli interventi musicali il terrazzo ospiterà il podcast ‘Sotto i Mille’ di Edoardo Viella, incentrato su artisti emergenti e pensato per dare ulteriore spunto di scoperta ai visitatori. Podcast, live e musica saranno un ulteriore momento di condivisione collettiva, che segue il momento contemplativo e lo dilata in una dimensione aperta, in cui il silenzio della visione si trasforma in suono, presenza, appartenenza. Un passaggio dalla solitudine dell’intimità alla vibrazione corale dell’incontro.

L’opera esposta, Baby c’est vous, è un olio e acrilico su tela che restituisce la tensione emotiva racchiusa nel gesto dell’abbraccio. L’immagine, tratta da una fotografia scattata da Capriotti stesso, congela un momento di unione sospesa: una vicinanza che vibra nel tumulto dell’attesa, un parziale addormentamento condiviso, un ritorno all’infanzia. La pittura, volutamente approssimativa, nasce da un segno infantile che scivola tra rigore e spontaneità, evocando un gesto affettivo che si fa intimo e universale allo stesso tempo. Come in molte opere di Capriotti, anche qui la realtà si dissolve in un immaginario onirico, dove i confini tra figurazione e astrazione si fanno porosi, e il linguaggio visivo si apre a una dimensione fluida. Colori, simboli, memorie personali e frammenti di quotidianità convivono in un equilibrio precario ma puro nella sua ingenuità. La pittura, nutrita da un segno disinvolto, diventa strumento per esplorare esperienze umane essenziali, oscillando tra lucidità e incanto.

Come espresso da Capriotti, il percorso musicale che accompagna lo spazio ed il tempo della fruizione di Baby c’est vous è intrinseco al ritmo interiore dell’opera, come un respiro che scandisce la visione e ne accompagna la trasformazione in esperienza intima e condivisa. I musicisti che si esibiranno live, Zara Colombo e Luca Massaro, sono una coppia anche nella vita reale. Questo abbraccio d’amore simbolico e universale nell’opera di Capriotti diventa legame nella quotidianità dei giorni, un passaggio semplice e vero in cui la musica si fa ponte.

“Portare fisicamente i musicisti dentro la mostra è, per me, come aprire una finestra sul mio paesaggio interiore. Chi arriva in terrazza dopo aver attraversato l’ascensore e il quadro, fa un percorso inverso: entra nella mia intimità attraverso la pittura, e ne esce nel suono, nella condivisione’’ MC.

Con L’attesa, Ardere prosegue la sua indagine sui limiti dell’esposizione e della fruizione artistica, esplorando la contaminazione tra arte, musica e spazi non convenzionali. Ancora una volta, la notte diventa cornice viva e democratica per esperienze fuori dall’ordinario.